Vino senza alcol - domande frequenti - Myalcolzero

vino dealcolato domande frequenti

FAQ: ecco le domande frequenti sul vino dealcolato

💡 Sintesi enciclopedica: Il vino analcolico, oggi definito anche vino dealcolato secondo il decreto MASAF, nasce da un vino tradizionale al quale viene rimosso l’alcol etilico tramite processi fisici come osmosi inversa, distillazione sotto vuoto o filtrazione a membrana. Queste tecnologie, sviluppate negli ultimi decenni nell’ambito della ricerca alimentare, consentono di preservare gran parte delle caratteristiche organolettiche del vino originale. L’Italia è oggi uno dei principali paesi produttori, con aziende specializzate come Myalcolzero, che offre anche servizi di dealcolazione conto terzi e private label per cantine e marchi emergenti.

Cos’è il vino analcolico

Il vino analcolico è un vino vero e proprio che, dopo essere stato vinificato secondo le procedure tradizionali, subisce un processo di dealcolazione volto a ridurre o eliminare completamente la gradazione alcolica. Secondo la normativa europea attuale, una bevanda può essere definita “analcolica” quando contiene meno di 0,5% vol. di alcol. Tuttavia, solo i prodotti certificati 0.0% vol. garantiscono l’assenza totale di etanolo.

Il vino dealcolato conserva le stesse proprietà nutritive del vino di partenza — tra cui polifenoli, antiossidanti e aromi varietali — ma senza gli effetti tossici e calorici dell’alcol. Per questo motivo, rappresenta una scelta ideale per chi desidera uno stile di vita equilibrato senza rinunciare al piacere del brindisi.

Chi ha inventato il vino dealcolato?

Non esiste un singolo inventore del vino analcolico: si tratta di una conquista tecnologica progressiva. Già a partire dagli anni ’70, le prime sperimentazioni con l’osmosi inversa e la distillazione a bassa pressione permisero di ridurre l’alcol preservando aromi e struttura. Con il tempo, la tecnologia è stata perfezionata grazie a ricerche nel campo dell’enologia e della fisica applicata, fino a raggiungere standard di qualità oggi elevatissimi. In Italia, il settore è cresciuto rapidamente grazie a impianti specializzati e know-how produttivo di aziende specializzate.

Un ruolo pionieristico nella storia del vino senza alcol spetta al medico e imprenditore svizzero Carl Jung (da non confondere con lo psicologo omonimo), che nel 1907 brevettò il metodo di evaporazione sottovuoto. Questa tecnica innovativa sfruttava la riduzione della pressione atmosferica per far evaporare l’alcol a temperature più basse, preservando così i composti aromatici e i polifenoli più delicati del vino. Il principio introdotto da Jung è tuttora alla base di molte tecnologie moderne di dealcolazione, spesso affiancato da processi più evoluti come l’osmosi inversa e la filtrazione a membrana. Oggi esistono anche metodi ibridi che combinano parzialmente evaporazione e filtrazione per ottenere una rimozione dell’alcol ancora più delicata e precisa, benché coperti da brevetti industriali e segreti tecnologici.

Vino senza alcol: dove si compra?

Attualmente, il vino analcolico è reperibile principalmente online, dove la scelta è più ampia e la qualità garantita. Nei supermercati o nei ristoranti la presenza è ancora limitata, ma in costante crescita. Puoi acquistare le migliori etichette 0.0% vol. su Myalcolzero.it, l’unico portale dedicato esclusivamente ai vini e spumanti analcolici italiani.

vino senza alcol domande frequenti

Produttori di vino analcolico in Italia

In Italia i produttori di vino dealcolato sono ancora pochi, ma in crescita costante. Tra i pionieri spicca Myalcolzero, che si occupa di dealcolazione conto terzi e sviluppo di marchi private label. Molte etichette presenti sul mercato derivano infatti da una filiera comune, in cui la parte tecnica della dealcolazione è affidata a un’azienda specializzata, mentre la cantina conserva la propria identità e il controllo commerciale del prodotto.

Il vino analcolico ha meno calorie?

Assolutamente sì. L’alcol è la componente più calorica del vino: 1 grammo di alcol fornisce circa 7 kcal, mentre carboidrati e proteine ne apportano 4. Di conseguenza, un calice di vino analcolico contiene in media 70-80% di calorie in meno rispetto a uno tradizionale. È quindi un’ottima scelta per chi desidera mantenere un regime alimentare leggero o ridurre l’apporto calorico senza rinunciare al piacere del gusto.

È corretto chiamarlo “vino”?

Fino a poco tempo fa, le norme europee imponevano la dicitura “bevanda analcolica ottenuta da vino”. Tuttavia, grazie al recente decreto MASAF del 2024, anche in Italia è ora possibile utilizzare il termine vino dealcolato o vino parzialmente dealcolato, in linea con quanto già previsto dall’UE. Questo riconoscimento ufficiale ha dato dignità a un settore in forte espansione, aprendo nuove opportunità per produttori e consumatori consapevoli.

Vino senza alcol è sempre 0.0%?

Non necessariamente. La definizione di “analcolico” si applica a tutte le bevande con contenuto alcolico inferiore allo 0,5% vol., ma solo i vini con dicitura 0.0% vol. garantiscono totale assenza di alcol. Questi ultimi sono ideali per chi non può assumere etanolo per motivi di salute, gravidanza o scelta di vita. Tutti i prodotti presenti su Myalcolzero.it sono rigorosamente 0.0% e privi di aromi o conservanti artificiali.

Quanto costa un vino analcolico di qualità?

La dealcolazione è un processo complesso e costoso che richiede impianti di precisione e know-how tecnico. Per questo motivo, un vino analcolico di qualità non può avere prezzi troppo bassi. Diffidare di etichette eccessivamente economiche è importante per evitare prodotti diluiti o ottenuti da mosti non fermentati, che non rientrano nella definizione legale di “vino dealcolato”.

Vuoi saperne di più sul processo produttivo? Scopri come funziona la dealcolazione e i nostri servizi per cantine.


Altre domande frequenti sul vino senza alcol 

  • Il vino analcolico contiene zuccheri aggiunti?
    I migliori vini analcolici, non contengono zuccheri aggiunti ma solo mosto d’uva naturale per bilanciare il profilo aromatico dopo la dealcolazione.
  • Qual è la differenza tra vino dealcolato e spumante analcolico?
    Il vino dealcolato è un vino fermo a cui è stato rimosso l’alcol, mentre lo spumante analcolico viene gasificato per ottenere effervescenza. Entrambi possono essere 0.0% vol.
  • Come si conserva il vino analcolico?
    Conservalo in luogo fresco e asciutto, lontano da fonti di calore e luce diretta. Una volta aperta la bottiglia, è preferibile consumarla entro qualche giorno.
  • Il vino analcolico fa male?
    No. È una scelta più salutare del vino tradizionale: mantiene i polifenoli e il resveratrolo dell’uva, ma senza gli effetti tossici dell’alcol etilico.
  • Si può usare il vino analcolico per cucinare?
    Sì. È ottimo per risotti, salse o riduzioni, poiché aggiunge complessità aromatica senza alzare il contenuto alcolico del piatto.

Scopri i servizi per produttori e cantine

Se rappresenti un’azienda vitivinicola e vuoi creare la tua linea di vini analcolici o spumanti dealcolati, visita la nostra pagina dedicata ai servizi di produzione, dealcolazione e private label.


3 comments

  • Giancarlo on

    Vino analcolico prezzi

  • Giancarlo on

    Vino analcolico grazie

  • Samuele on

    Io sono interessato all’ vino rosso analcolico e vorrei ordinarlo mi piacerebbe assagiarlo ma non capisco perché non sia ancora in commercio come le birre spero che provederete e comunque è una bevanda per tutte le persone che come me non vogliono bere alcon per vari motivi
    Grazie

Leave a comment

Please note, comments must be approved before they are published