Sempre più aziende leader nel settore della birra tradizionale decidono di immettere la birra analcolica nel mercato per via della grande richiesta soprattutto da parte dei consumatori di nuova generazione.
Nuova generazione intesa non strettamente come giovani, ma come consumatori che hanno acquisito una maggiore consapevolezza e che seguono la svolta salutistica-sportiva in corso nella società.
Società che viaggia sempre più verso uno stile di vita maggiormente salutare e votato al benessere; dunque non considerare la birra 0.0 come una bibita dal proficuo futuro, appare un errore grossolano.
Partiamo, dunque, dalle domande più spesso poste dagli utenti, cercando di fare chiarezza.
La risposta è no! La birra analcolica contiene le stesse sostanze nutritive della birra tradizionale con la differenza di non contenere alcol.
La birra è di per sé un alimento molto salutare, tant'è che nell'antichità la si beveva al posto dell'acqua, sicuramente a causa della scarsa qualità di quest'ultima, spesso portatrice di malattie e infezioni batteriche mortali, ma anche per via dei suoi valori nutrizionali, tanto da essere considerata un alimento a tutti gli effetti.
La birra è composta per il 90% circa di acqua, in cui sono presenti preziosi minerali e microelementi come potassio, magnesio, zinco e selenio oltre a piccole quantità di vitamine idrosolubili (in particolare del gruppo B).
Naturalmente, come tutti gli alimenti fermentati, contiene buone quantità di fenoli antiossidanti derivati dai luppoli: in particolare lo xantumolo, un flavonoide presente nel luppolo che ha mostrato in vitro una considerevole azione anticancro.
La birra può essere considerata un alimento PREbiotico per via del suo contenuto di inulina e FOS (fruttoligosaccaridi), utili nel mantenere la presenza di batteri benefici endogeni come bifidobatteri e lattobacilli, migliorando così la salute del colon.
Per concludere, la miscela antiossidante presente nella birra può favorire una migliore attività del fegato, anche in virtù della sua azione detossificante ed in più è adatta in caso di diabete.
La birra analcolica è molto meno calorica della sorella, in quanto l'alcol è una sostanza altamente calorica:
1gr di alcol libera 7kcal, contro le 4 Kcal di carboidrati e proteine e le 9 kcal dei grassi.
Dipende dalla birra, ma possiamo dire che la birra analcolica contiene circa la metà delle calorie della birra tradizionale, che tradotto significa circa 69 kcal per una bottiglia da 330ml rispetto alle 120kcal circa.
La birra analcolica, quindi, ben si integra in una dieta ipocalorica, aiutando anche a prevenire inestetismi come la cellulite, esacerbati da un consumo di alcol.
Dunque la birra analcolica fa ingrassare? NO. O meglio, non più di qualunque altro alimento normalmente calorico.
La birra analcolica 0.0 non contiene alcol e pertanto è da considerarsi un alimento sicuro.
Attenzione perché non tutte sono 0.0% vol alc e per legge italiana è da considerarsi analcolica una bevanda con <1,2 gradi di alcol.
I problemi legati al consumo di birra in gravidanza derivano esclusivamente dal suo contenuto in alcol che, attraversando la placenta, può causare danni anche irreversibili al feto.
Ovviamente, se una persona presenta intolleranze o allergia al glutine, o ha problemi particolari, è consigliabile consultare sempre un esperto. Noi decliniamo ogni genere di responsabilità, anche se, in assenza di tali problematiche, si può consumare il prodotto con tranquillità.
Principalmente si utilizzano due metodi:
- Fermentazione limitata: si parte da mosti con ridotta quantità di carboidrati fermentabili per poi utilizzare successivamente lieviti che degradano l'alcol per via ossidativa fino ad ottenere un quasi azzeramento della quantità alcolica(metodo usato da quasi tutte le industrie).
- Dealcolazione: si parte da una birra tradizionale alcolica e, attraverso processi come la distillazione sotto vuoto, l’osmosi inversa a membrana, l'alcol viene rimosso. Questi metodi permettono di abbassare il contenuto alcolico fino a 0.0%, preservando il più possibile gli aromi e il sapore originali(usato raramente e da piccoli produttori).
La birra dealcolata si distingue per il suo approccio più semplice e naturale. Mentre nell'industria della birra analcolica si cerca di imitare il sapore della birra alcolica attraverso l'uso di sostanze di laboratorio come acido citrico, aromi artificiali ed estratti di luppolo, la birra dealcolata si limita a rimuovere l'alcol senza aggiungere elementi chimici per ricrearne il gusto. Il risultato è un sapore che può essere diverso da quello della birra tradizionale, ma sicuramente meno costruito e artificiale. Nonostante non sia per forza migliore per tutti i palati, la birra dealcolata offre un'alternativa più naturale, che vale la pena considerare per chi cerca una birra dal gusto autentico, pur senza alcol.
Qual è la migliore birra analcolica? Domanda difficile a cui rispondere soprattutto considerando la soggettività e il gusto di ognuno di noi.
Noi ne abbiamo provate molte ed infine abbiamo scelto di premiare una birra dealcolata che risulta la migliore birra analcolica italiana artigianale.
La birra artigianale 0.0 alternativa è un prodotto 100% italiano tramite cui si sperimenta un'esperienza analcolica di buon livello. Il prezzo non è elevatissimo ma comunque più alto di altri prodotti presenti nella grande distribuzione.
Noi vogliamo presentarvela così:
Luppolosa con buona carbonazione, molto rinfrescante, dal profumo mielato e non troppo amara. Con una leggera presenza di note agrumate sul finale.
Da gustare da sola in una calda giornata di sole o magari con una buona pizza.
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18 comments
Da un po’ mi sono avvicinata a birra e gin zero alcol, e’ un piacere potersi permettere più volte la settimana il rito dell’aperitivo a casa, con accompagnamento di qualcosa di sano e non processato ( es. mandorle , olive , etc)
Ovviamente se l’obiettivo non è quello di desiderare l’effetto dell’alcol…
Buon articolo. Non capisco come mai le birrerie italiane non la propongano. Scelta intelligente per permettersi una 2^ birra a scanso di sospensioni patente o peggio. E’ pure buona. Che ci vogliamo fare, l’ignoranza imperversa.
Buona, fighissima
Venti euro sei bottigliette? ‘na rapina! W l’alcool allora. Tanto l’analcolica è solo una stupidata modaiola destinata a finire come tutte le mode….
Mi è piaciuto molto, di facile comprensione e utile per chi si vuole documentare su ciò che beve. Grazie